Una foto-Una canzone

La canzoncina che mi suona in testa al momento dello scatto, quella che lo scatto ispira o semplicemente quella che lo scatto mi ricorda.

Tiziano Ferro-Potremmo ritornare

Per ogni immagine: il testo della canzone e il link al video.

Ogni preghiera è una promessa a Dio
Che non ho mai dimenticato
La mia preghiera non raggiunse poi
O almeno ancora la strada che avrei sperato
Perdonare presuppone odiarti
E se dicessi che non so il perché dovrei mentirti
E tu lo sai che io con le bugie
Eh, mi manchi veramente troppo, troppo, troppo, ancoraHo passato tutto il giorno a ricordarti
Nella canzone che però non ascoltasti
Tanto lo so che con nessuno avrai più riso e pianto come con me
E lo so io, ma anche te
Quasi trent’anni per amarci proprio troppo
La vita senza avvisare poi ci piovve addosso
Ridigli in faccia al tempo quando passa, per favore
E ricordiamoglielo al mondo chi eravamo e che potremmo ritornarePasso la vita sperando mi capiscano
Amici e amori affini prima che finiscano e ancora
Sempre e solo una strada, la stessa
Scelgo sempre la più lunga, la più complessa
Quindi perché mi scanso invece di scontrarti?
E tu perché mi guardi se puoi reclamarmi?
Ricordi, ce lo insegnò il 2013
Io e te all’odio non sappiamo crederciHo passato tutto il giorno a ricordarti
Nella canzone che però non ascoltasti
Tanto lo so che con nessuno avrai più riso e pianto come con me
E lo so io, ma anche te
Quasi trent’anni per amarci proprio troppo
La vita senza avvisare poi ci piovve addosso
Ridigli in faccia al tempo quando passa, per favore
E ricordiamoglielo al mondo chi eravamo e che potremmo ritornareMusica più forte
Che sfidi la morte
Accarezza questa mia ferita
Che sfido la vitaHo passato tutto il giorno a ricordarti
Nella canzone che però non ascoltasti
Tanto lo so che con nessuno avrai più riso e pianto come con me
E lo so io, ma anche te
Quasi trent’anni per amarci proprio troppo
La vita senza avvisare poi ci piovve addosso
Diglielo in faccia, a voce alta, di ricordare
Quanto eravamo belli e di aspettare, perché potremmo ritornare

Testo di Potremmo ritornare © Sugarmusic Spa, Pandar Italia Srl

Compositori: Tiziano Ferro / Michael Tenisci

(Vai al video)

Fonte: Musixmatch

Elisa – Ogni Istante

È così
Scegliere
Che ci sia luce nel disordine
È un racconto oltre le pagineSpingersi al limite
Non pensare sia impossibile
Camminare sulle immagini
E sentirci un po’ più liberi
E se si può tremare e perdersi
È per cercare un’altra via nell’animaStrada che si illumina
La paura che si sgretola
Perché adesso sai la verità
Questa vita tu vuoi viverla
Vuoi viverlaÈ cosi, sorridere
A quello che non sai comprendere
Perché il mondo può anche illuderci
Che non siamo dei miracoli
E se ci sentiamo fragili
È per cercare un’altra via nell’animaStrada che si illumina
E la paura che si sgretola
Perché adesso sai la verità
Questa vita tu vuoi viverla
Vuoi viverlaE vivi sempre
Ogni istante
Vivi sempre, ogni istante, ogni istante
Vivi sempre ogni istante
Vivi sempre ogni istante
Vivi sempre ogni istante
Vivi sempre ogni istante
(Per trovare un’altra via) nell’animaStrada che si illumina
E la paura che si sgretola
Perché adesso sai la verità
Questa vita tu vuoi viverla
Ogni istante
Vivi sempre ogni istante
Vivi sempre ogni istante
Vivi sempre ogni istante
Vivi sempre

Fonte: Musixmatch

Compositori: Elisa Toffoli (Vai al video)

Ligabue – Lettera a G.

Se ti scrivo solo adesso un motivo ci sarà
Non è mica san Lorenzo
Non ci sono stelle matte
Su ‘sta piccola città
Non ci sono desideri da non dire come tempo fa
Il destino ha la sua puntualità
Hai lottato come un uomo con la brutta compagnia
Che non eri mica stanco
Che nessuno mai è pronto quando c’è da andare via
Hai pregato bestemmiando per la rabbia per tutta l’agonia
Per le scelte che stava facendo dio
Non ci sono più i petardi
E nemmeno il diario vitt
Le bambine occhiate in chiesa sono tutte quante sposeSono tutte via da qui
Non si affaccia più tua madre alla finestra a urlare “tòt a cà”
Non c’è neanche più la tua curiosità
Dove sono le ragazze che sceglievano fra noi
E dov’è la nave scuola che hai confuso con l’amore
E forse lo era più che mai
Non c’è più la pallavolo e i tuoi attrezzi non c’è più l’hi-fi
Non ci sono più tutti quanti i tuoi guai
Quando hai solo diciott’anni quante cose che non saiQuando hai solo diciott’anni forse invece sai già tutto
Non dovresti crescer mai
Se ti scrivo solo adesso è che sono io così
è che arrivo spesso tardi
Quando sono già ricordi che hanno preso casa qui
Non è vero ciò che ho detto: qua c’è tutto a dire che ci sei
Fai buon viaggio e poi poi riposa se puoi

Fonte: Musixmatch

Compositori: Luciano LigabueTesto di Lettera a G.

© Warner Chappell Music Italiana Srl, Fuoritempo Srl

(Vai al video)

Una giornata da “paesaggista”

Tempo fa ho deciso di iniziare a dedicarmi alla fotografia di paesaggio, naturalmente essendo agli inizi di tale genere pago sicuramente lo scotto della carenza d’esperienza, non che dell’avere una attrezzatura limitante.

Tuttavia come sempre si dovrebbe fare, per divertirsi, anziché pensare a un’attrezzatura che non ho, ho deciso di utilizzare questo handicap per aumentare la posta in gioco sul piatto del divertimento!

Quindi prima di partire per un luogo da fotografare decido di mettere in zaino un solo obbiettivo, una sola macchina e mi dico: “Oggi qualsiasi cosa accada si scatta solo con il…”

Inutile dire che così facendo si mette già in preventivo che certi scatti dovremo “lasciarli andare” ( e si sa quanto faccia male al cuore 🙂 ) ma allo stesso tempo per scattare con questi “limiti” ci si costringe ad un livello più impegnativo sia di ragionamento che di difficoltà vere e proprie (difficoltà logistiche\tecniche),così facendo però, almeno a mio parere, alla fine della giornata si avranno almeno due grandissimi risultati: il primo consiste in una crescita personale, sia d’esperienza che filosofica, assai più appagante rispetto a quando si ha tutto facile e questo ci porta al secondo risultato che è quello di elevare il divertimento a un livello inimmaginabile.

Oggi ho barato un pochino, perché le ottiche erano due: 20 mm e 35mm entrambi Sigma Art f1.4 ma per motivi tecnici (che non sto qui ad elencare) il primo è stato utilizzato solo per il “viaggio” mentre per il soggetto solo il 35.

Vicino a casa, appena partito; il mattino ha l’oro in bocca!
Inizia la passeggiata!
Il nostro soggetto! Nikon Z7II+ Sigma35mm Art.+ polarizzatore+filtro ND
Il nostro soggetto, un dettaglio! Nikon Z7II+ Sigma35mm Art.+ polarizzatore
Z7II+ Sigma20mm Art. (Prova per uno scatto futuro)
Scatti realizzati n passato, con illuminazione artificiale.
Fotografata anche di sera con il dolce danzare delle lucciole.
Anche in bianco e nero.

Altra passeggiata, sempre co i soliti 20 e 35mm

Primissima volta con scatti infrarossi
Filtro infrarossi in ripresa, macchina non modificata

Il bosco delle cose nascoste

Nessuna pianta e’ stata maltrattata per la realizzazione di questo spettacolo!
Tutto il mondo degli affari è costruito sull’egoismo, la vanità e la soddisfazione personale. Ed è una grandissima stronzata pretendere che non sia così.
(George Michael)
Per aver successo in affari è necessario fare in modo che gli altri riescano a vedere le cose nel modo in cui le vedi tu.
(Aristotele Onassis)
Ricordo che un mio saggio amico era solito dire: ‘Ciò che è un affare per tutti, non è un affare per nessuno’.
(Izaak Walton)
Un potere immenso viene acquisito col convincere te stesso nei tuoi angoli più nascosti che sei nato per controllare gli affari.
(Andrew Carnegie)
Non importa quanto un uomo possa fare, non importa quanto coinvolgente la sua personalità possa essere, egli non farà molta strada negli affari se non sarà in grado di lavorare con gli altri.
(John Craig)
La prima regola negli affari: fai agli altri quello che non vorresti facessero a te.
(Charles Dickens)
C’è in quello che immagino qualcosa che non riesco a vedere. Che fa la magia di quello che immagino.
(Fabrizio Caramagna)
La nostra meta non è mai un luogo, ma piuttosto un nuovo modo di vedere le cose.
(Henry Miller)
Non basta guardare, occorre guardare con occhi che vogliono vedere, che credono in quello che vedono.
(Galileo Galilei)
Solo coloro che possono vedere l’invisibile, possono compiere l’impossibile!
(Patrick Snow)
“Non dar retta ai tuoi occhi e non credere a ciò che vedi: gli occhi vedono soltanto ciò che è limitato.”
(Richard Bach)
“Se desideri vedere le valli, sali sulla cima della montagna. Se vuoi vedere la cima della montagna, sollevati fin sopra la nuvola. Ma se cerchi di capire la nuvola, chiudi gli occhi e pensa.”
(Khalil Gibran)
“Ci fioriscono gli occhi,
se ci guardiamo.”
(Else Lasker-Schüler)
“Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario.”
(PRIMO LEVI)
“Costui crede di sapere mentre non sa; io almeno non so, ma non credo di sapere. Ed è proprio per questa piccola differenza che io sembro di essere più sapiente, perché non credo di sapere quello che non so.”
(SOCRATE)
“Ci sono uomini  che sanno tutto, peccato che questo è tutto quello che sanno.”
(Macchiavelli)
Chiunque può sapere. Il difficile è capire.
(Albert Einstein)
Il piacere più nobile è la gioia di comprendere.
(Leonardo da Vinci)
Colui che chiede è stupido per un minuto, colui che non chiede è stupido per tutta la vita.
(Confucio)
Leggere arricchisce la mente di conoscenza, ma è il pensiero che fa diventare nostro quello che leggiamo.
(John Locke)
Posso calcolare il movimento dei corpi celesti, ma non la follia della gente.
(Isaac Newton)
La conoscenza senza buon senso è raddoppiata follia.
(Baldasar Graciàn)
Guardare la bellezza della natura è il primo passo per purificare  la mente.
(Amit Ray)
Davanti a un prato apriti alla chiarezza, abbraccia la semplicità, cancella l’egoismo. Vedi tutto come se fosse il seme di qualcosa.
(Fabrizio Caramagna)
Quando avranno inquinato l’ultimo fiume, abbattuto l’ultimo albero, preso l’ultimo bisonte, pescato l’ultimo pesce, solo allora si accorgeranno di non poter mangiare il denaro accumulato nelle loro banche.
(Toro Seduto)
In ogni passeggiata nella natura l’uomo riceve molto di più di ciò che cerca.
(John Muir)
In natura niente è perfetto e tutto è perfetto. Gli alberi possono essere contorti, incurvati in modo bizzarri, ma risultare comunque bellissimi.
(Alice Walker)
Troverai di più nei boschi che nei libri. Gli alberi e le pietre ti insegneranno ciò che non si può imparare da maestri.
(San Bernardo)
Che cosa c’è in un nome? Quella che noi chiamiamo rosa, anche chiamata con un’altra parola avrebbe lo stesso profumo soave.
(William Shakespeare)
Le lettere del proprio nome hanno una terribile magia, come se il mondo fosse composto di esse. Sarebbe pensabile un mondo senza nomi?
(Elias Canetti)
Ci toglieranno anche il nome: e se vorremo conservarlo, dovremo trovare in noi la forza di farlo, di fare sì che dietro al nome, qualcosa ancora di noi, di noi quali eravamo, rimanga.
(Primo Levi)
Diamo un nome e dopo non sappiamo che nome dare al nome.
(Antonio Porchia)
È importante vedere come la gente sceglie i nomi. Morire e dare nomi – non si fa altro di sincero, probabilmente, per tutto il tempo che si campa.
(Alessandro Baricco)
Vivere vuol dir combattere.
(Seneca)
Quando si deve combattere, è meglio farlo senza esitare, secondo la propria natura.
(Fausto Cercignani)
Se non combatti per qualcosa, ti ritroverai con niente.
(Sucker Punch)
In qualunque luogo ci sorprenda la morte in battaglia, che sia la benvenuta.
(Ernesto Che Guevara)
Solo coloro che fanno le battaglie le vincono e soltanto coloro che sono potenti ne traggono vantaggi.
(Louis Antoine De Saint-Just)
Mi chiedo cosa ne è delle nostre occasioni perdute? Forse non muoiono per sempre, ma vengono raccolte da un angelo, pronto a restituircele un giorno quando saremo diventati più saggi e meno orgogliosi.
(Fabrizio Caramagna)
Esiste un deposito dove vengono raccolte tutte le occasioni perse e gli appuntamenti mancati. Il suo nome è rimpianto.
(Paola Felice)
Il ricordo delle cose passate non è necessariamente il ricordo di come siano state veramente.
(Marcel Proust)
Vieni che ti faccio vedere come si crea una tempesta passando la mano sopra antiche fotografie impolverate.
(Fabrizio Caramagna)
Ci sono momenti in cui una luce particolare ti avvolge
e i ricordi si aprono,
e all’improvviso senti l’aria di un altro luogo, di un altro mese, di un’altra vita.
(Fabrizio Caramagna)
Un buon leader spinge le persone ad avere fiducia in lui, un grande leader spinge le persone ad avere fiducia in se stesse.
(Eleanor Roosevelt)
Non dire mai alle persone come fare le cose. Digli cosa fare e ti sorprenderanno con i loro risultati.
(George Smith Patton)

Se vuoi convincere un uomo che ha sbagliato una cosa, falla bene. Ma non preoccuparti di convincerlo. Gli uomini crederanno a quello che vedono.
(Henry David Thoreau)
“Qualunque fiore tu sia,
quando verrà il tuo tempo, sboccerai.
Prima di allora
una lunga e fredda notte potrà passare.
Anche dai sogni della notte trarrai forza e nutrimento.
Perciò sii paziente verso quanto ti accade
e curati e amati
senza paragonarti
o voler essere un altro fiore,
perché non esiste fiore migliore di quello
che si apre nella pienezza di ciò che è.
E quando ciò accadrà,
potrai scoprire
che andavi sognando
di essere un fiore
che aveva da fiorire.”
(poesia erroneamente attribuita a Daisaku Ikeda, ma scritta da Walter Gioia)

Una giornata in pista, con Gio-Dalla

La galleria di una tappa del campionato italiano Drifting.

Se ti seguici sui nostri social:

www.facebook.com/fausto.accorsi

www.scrittidiluce.it

www.youtube.com/user/Scrittidiluce

https://www.vero.co/scrittidiluce

Scurano Off-Road 2021

Benvenuti! In questa pagina potrete visualizzare la galleria scatta nella Gionata di Domenica 1 Agosto presso Scurano.

Non dimenticate di fare un giro sui nostri social:

www.facebook.com/www.scrittidiluce.it

www.instagram.com/scrittidiluce/?hl=it

www.facebook.com/fausto.accorsi

www.scrittidiluce.it

www.youtube.com/user/Scrittidiluce

Sono arrivate anche le altre foto!! Le trovate QUI’

C’era una volta

Vuoi diventare un nostro rivenditore? Scrivi a: [email protected]

Questo libro frutto di lavoro, ma soprattutto di emozioni è ora qui e sono sicuro che lo leggerete, lo osserverete, lo ascolterete e ne verrete rapiti perché queste sono immagini, parole e frammenti di vite che nemmeno il tempo può cancellare.

Punti vendita:

 Parma:

  • Mondadori dell’Euro Torri 
  • Libreria Libri e Formiche
  • Libreria Diari di Bordo
  • Mondadori Bookstore (Piazza Ghiaia)

Collecchio (PR):

  • Mondadori viale Pertini
  • Negozio Ambarabà viale Pertini.

Neviano Arduini (PR):

  • Bar osteria Saltatempo

Langhirano (PR):

  • libreria Liberamente

Basilicagoiano (PR)

  • Lo Scarabocchio Via Parma, 44, 43022 Montechiarugolo PR

Traversetolo(PR): 

  • Edicola;  Piazza Vittorio Veneto (Sotto la sede del comune)

Montecchio Emilia (RE)

  • Cartoleria La Matita E Non Solo Via Giacomo Matteotti, 53 Montecchio Emilia RE

Il nostro fantastico libro è disponibile anche con spedizione!Pagamento con PayPal, spedizione (piego di libro), Scriveteci un’e-mail

[email protected]

riceverete il link per il pagamento oppure scansionate direttamente il codice Qr con il vostro dispositivo.


Puoi pagare anche con Poste Pay

Vuoi diventare un nostro rivenditore? Scrivi a: [email protected]

Presentazioni al pubblico:

Diari di bordo, 23 Gennaio 2021

Photo gallery

https://www.facebook.com/ceraunavolta.fotoracconti

https://www.youtube.com/channel/UCGil38mHFZnwSfs65P8_Kfg

https://www.facebook.com/fausto.accorsi.39/

https://www.instagram.com/faustophoto/

https://www.youtube.com/user/Scrittidiluce

https://www.facebook.com/Alan-Zavaroni-Photography-441632540018284

https://www.facebook.com/alan.zavaroni

https://www.facebook.com/mago.gigo.9

IL SUO PRIMO URBEX

Sia chiaro, non ho il coraggio e di definirmi un fotografo di Urbex, perchè io non frequento questi luoghi per documentare e\o raccontare la storia dei luoghi che visto (spero tanti in futuro), non ne ho la capacità e nemmeno le conoscenze storico\culturali necessarie.

Io preferisco vivere intensamente ciò che quei luoghi suggeriscono alla mia fantasia, a me piace vagare per quei posti immaginando come potesse essere la vita di chi, quando in auge, quei luoghi li frequentava.

(In fondo alla pagina trovi il video)

La fotografia e la documentazione storica sono ingredienti essenziali di questo hobby e, anche se talvolta esso può condurre allo sconfinamento su proprietà private, non è questa la regola e comunque le intenzioni sono oneste.[1] L’Urban Exploration è anche comunemente indicata come “infiltrazione”; tuttavia alcuni praticanti preferiscono limitare tale denominazione alla sola esplorazione di siti attivi o abitati. Talvolta viene anche chiamata “speleologia urbana” o “arrampicata urbana”, a seconda dei luoghi visitati. Esempi di questa attività sono l’esplorazione di palazzi abbandonati, di sistemi urbani di drenaggio delle acque, di tunnel di servizio, di passaggi sotterranei e simili. Per sua stessa natura l’urbex comporta diversi fattori di rischio, dai pericoli fisici veri e propri alla possibilità di infrangere la legge con relative sanzioni sia pecuniarie che penali. In diversi paesi, infatti, alcuni comportamenti connessi con l’esplorazione urbana possono violare leggi nazionali, regolamenti locali e interpretazioni più o meno libere delle normative contro il terrorismo, oppure possono essere anche considerati forme abusive di accesso o lesioni della privacy. L’urbex col passare degli anni ha avuto una forte influenza, sia sociale che politica. Questa disciplina mutandosi col tempo è divenuta un impegno per segnalare, salvaguardare e proteggere i luoghi urbani abbandonati sottraendoli al completo decadimento. Molti appassionati di questo tema cercano di valorizzare questi ambienti e proporli alle piattaforme mediatiche per far conoscere le meraviglie perdute dei propri paesi e portando avanti anche progetti di sensibilizzazione e raccolte fondi. https://it.wikipedia.org/wiki/Urbex

Una giornata da Urbex

Sia chiaro, non ho il coraggio e di definirmi un fotografo di Urbex, perchè io non frequento questi luoghi per documentare e\o raccontare la storia dei luoghi che visto (spero tanti in futuro), non ne ho la capacità e nemmeno le conoscenze storico\culturali necessarie.

Io preferisco vivere intensamente ciò che quei luoghi suggeriscono alla mia fantasia, a me piace vagare per quei posti immaginando come potesse essere la vita di chi, quando in auge, quei luoghi li frequentava.

(In fondo alla pagina trovi il video)

La fotografia e la documentazione storica sono ingredienti essenziali di questo hobby e, anche se talvolta esso può condurre allo sconfinamento su proprietà private, non è questa la regola e comunque le intenzioni sono oneste.[1] L’Urban Exploration è anche comunemente indicata come “infiltrazione”; tuttavia alcuni praticanti preferiscono limitare tale denominazione alla sola esplorazione di siti attivi o abitati. Talvolta viene anche chiamata “speleologia urbana” o “arrampicata urbana”, a seconda dei luoghi visitati. Esempi di questa attività sono l’esplorazione di palazzi abbandonati, di sistemi urbani di drenaggio delle acque, di tunnel di servizio, di passaggi sotterranei e simili. Per sua stessa natura l’urbex comporta diversi fattori di rischio, dai pericoli fisici veri e propri alla possibilità di infrangere la legge con relative sanzioni sia pecuniarie che penali. In diversi paesi, infatti, alcuni comportamenti connessi con l’esplorazione urbana possono violare leggi nazionali, regolamenti locali e interpretazioni più o meno libere delle normative contro il terrorismo, oppure possono essere anche considerati forme abusive di accesso o lesioni della privacy. L’urbex col passare degli anni ha avuto una forte influenza, sia sociale che politica. Questa disciplina mutandosi col tempo è divenuta un impegno per segnalare, salvaguardare e proteggere i luoghi urbani abbandonati sottraendoli al completo decadimento. Molti appassionati di questo tema cercano di valorizzare questi ambienti e proporli alle piattaforme mediatiche per far conoscere le meraviglie perdute dei propri paesi e portando avanti anche progetti di sensibilizzazione e raccolte fondi. https://it.wikipedia.org/wiki/Urbex

Mask (Maschere)

Maschere, tutti ne indossiamo, a volte anche più di una. Chi per necessità, chi per nascondersi, chi per sopravvivere ma anche per offendere, attaccare distruggere…a volte poi non riusciamo più a toglierle…

” Prova a pensare in modo leggermente diverso dalla gente e tutti cominceranno a sospettare di te: c’è qualcosa che non va, sei pazzo. Se fai parte della massa, sei considerato sano di mente. Può darsi che la massa sia in preda alla follia, ma il punto non è quello. Tu devi semplicemente far parte della massa e comportarti come si comportano tutti gli altri. Non sono ammesse eccezioni. Non c’è spazio per l’individualità. Gli individui vengono rinchiusi in manicomio. La gente ha definito pazzo Gautama il Buddha, ha dato del pazzo a Gesù Cristo, ha dato del pazzo a Socrate. Le masse considerano pazzo chiunque non sia parte della follia collettiva, chiunque vada oltre questa follia. Ma quella pazzia è l’unico modo di purificarsi” (Osho)

La vita ai tempi di Covid 19
La vita “tuttti” gli altri giorni 
La mia “maschera”, autoritratto.
Perche se è vero che tutti ne indossiamo, io voglio almeno portarne una che mi permetta di vedere chi sei.
La società ci costringe (o forse ci va di farlo?) ad indossare maschere, la domanda è una sola: “Vale la pena vedere il mondo attraverso di esse?”
Ogni falsità è una maschera, e per quanto la maschera sia ben fatta, si arriva sempre, con un po’ di attenzione, a distinguerla dal volto. (Alexandre Dumas)