Sarzana 24 Marzo 2024 Oggi guido io 👩🏻‍🦰

Immagini a caso… Oppure no?

Mi piace, appena il tempo me lo concede, scegliere delle immagini dai miei lavori e provare a renderle ancora più personali, a farle diventare mie al 101% mi capita spesso quindi durante gli eventi di scattare quelle tre\ dieci foto che sento totalmente e solamente mie.

In questa galleria gli scatti che ho scelto nei momenti, luoghi e eventi più disparati, con uno scritto che prova ad interpretare l’emozioni che ho provato che mi hanno portato a scattare la determinata immagine e non solo, ma anche le stesse che provo ogni volta quando le riguardo.

Era una calda giornata d’estate, e l’aria era permeata di festa. 
Un uomo elegante, vestito con una polo impeccabile, si trovava in piedi davanti a un tavolo adornato con palloncini dai colori vivaci. 

L’atmosfera era allegra e spensierata, grazie ai palloncini che fluttuavano nell’aria, danzando al ritmo di una brezza leggera.

In terra, accanto al tavolo, un vaso di fiori freschi che emanava un profumo delicato, mescolandosi con il dolce odore dei dolci e dei popcorn serviti in piccole ciotole. 

Un palloncino verde, il cui colore risaltava tra gli altri, pendeva dal soffitto e aggiungeva un tocco di mistero all’atmosfera festosa.

Ma c’era un dettaglio che faceva davvero la differenza: un palloncino bianco era legato al soffitto. Sembrava quasi un palloncino speciale, come se nascondesse un segreto. 

Gli altri ospiti si chiedevano cosa potesse significare, ma l’uomo continuava ad aspettare il momento, tenendo il suo segreto gelosamente.

La musica suonava allegra, e le persone ridevano e ballavano, immerse nella gioia dell’evento.

Tutto sembrava perfetto in quella giornata festosa, ma solo l’uomo sapeva che il palloncino bianco nascondeva un desiderio speciale. 

Era il suo momento, il suo segreto, e mentre la festa continuava intorno a lui, sapeva che quel palloncino bianco avrebbe portato una sorpresa indimenticabile.
Nella notte avvolta dal manto di stelle, il cuore della natura svela il suo intimo segreto.
Un falò scintillante si erge come un’antica fiamma d’amore, attirando gli spiriti erranti verso il suo calore avvolgente.
Qui, sotto il cielo profondamente notturno, la gente si avvicina l’una all’altra, avvolti dalla fresca brezza serale.
Si stringono in cerchio, come amanti perduti in un abbraccio eterno.
I loro volti, baciati dall’arancione delle fiamme danzanti, risplendono di una luce interna, una luce di connessione e di passione.
Il fuoco è un maestro d’arte, un pittore invisibile che dipinge l’aria con i suoi pennelli ardenti. I tronchi e i pezzi di legno si offrono come sacrifici, scoppiettando con una sinfonia di suoni che racconta la storia di un amore ardente. Le scintille, come piccole stelle cadenti, illuminano il buio e si perdono nel mistero dell’oscurità.
E laggiù, sullo sfondo sfocato, c’è una figura, un’anima errante che si muove nell’ombra.
È come un sogno in attesa di essere svelato, un enigma che aggiunge fascino a questa notte incantata.
Ma il vero spettacolo è l’intenso calore del fuoco, una fiamma gigantesca che si innalza come un’esplosione di passione. Illumina i volti, le mani intrecciate e i cuori uniti in questo rituale ancestrale.
Il fuoco, antico e primordiale, cattura l’anima di coloro che si avvicinano, li avvolge in un abbraccio di fuoco e amore.
In questa danza incantata delle fiamme, l’amore e la compagnia si fondono in un’unica melodia, un’ode alla bellezza dell’unione umana sotto il cielo stellato.
In questa scena all’aperto, un uomo viene immortalato mentre svolge diverse attività, creando un’atmosfera vivace e coinvolgente. Indossando una maglietta informale, anzi no, a petto nudo,  appare sicuro di sé e concentrato mentre si dedica a molteplici compiti.L’uomo griglia una bistecca su una griglia ben condita e nel frattempo accende un fuoco in un focolare. . Con abilità precisa, crea un’atmosfera calda e accogliente utilizzando varie tecniche di accensione del fuoco.La sua competenza culinaria è evidente mentre si prende cura con attenzione della carne in cottura, assicurandosi che sia perfettamente rosolata e non carbonizzata. Vicino, un vaso di terra cotta con una pianta verde e rigogliosa, che sembra non temere per nulla  il calore emanato dal fuoco “di scorta” aggiunge un tocco di bellezza.Le fiamme danzano e scoppiettano, proiettando una luce tremolante sull’ambiente circostante.Indifferente al calore del fuoco, l’uomo prepara anche cibo sulla griglia. Con lo stesso livello di competenza e attenzione, gira e volta con cura gli ingredienti sfrigolanti, infondendo loro deliziosi sapori. La sua concentrazione è evidente mentre dirige questo capolavoro culinario.Sullo sfondo  un barbecue con un fuoco ardente all’interno. Fornisce una fonte aggiuntiva di calore e un metodo di cottura distinto, aggiungendo profondità e varietà agli sforzi culinari dell’uomo.In tutte queste attività, la barba dell’uomo e la sua schiena rivolta verso l’osservatore creano un tono enigmatico, lasciando spazio a interpretazioni e curiosità.Nell’insieme, l’immagine trasuda un senso di cameratismo, relax all’aperto e la gioia di cucinare e gustare deliziosi pasti in un’atmosfera vivace e accogliente.
Immersi nel mondo silenzioso degli alberi, dove le radici intrecciano storie millenarie sotto la terra, c’è un’essenza di resilienza e connessione che abbraccia l’anima.
L’eterna danza delle radici, avvolte come antiche pergamene di un racconto senza tempo.
La loro torsione, i grovigli che si estendono in direzioni sconosciute, parlano di una vita nascosta, di legami intrecciati nel mistero della terra.
Il contrasto tra luci e ombre dipinge un’ode alla dualità della natura, una sinfonia di chiarezza e incanto, di segreti sussurrati dall’oscurità.
Si risveglia un senso di meraviglia e ammirazione per la tenacia della vita, per l’arte intricata che la natura dipinge sotto i nostri piedi.
È un invito alla contemplazione, un richiamo ad abbracciare la forza delle connessioni invisibili, a celebrare la magia nascosta dietro la superficie delle cose.
Una finestra aperta verso l’intimità della natura, un invito ad abbracciare l’infinita rete di relazioni intrecciate che sostengono la vita stessa.
E in mezzo a tutto… un mattone.
Nel silenzio della notte, sotto la luce della luna,
Assaporo la quiete tra il campo dorato,
L’anima mia errante, in cerca di fortuna,
Si rifugia in questa pace, nel suo cuore incantato.
La luce argentea dipinge questo paesaggio,
Alberi spogli danzano in perfetta armonia,
Il cielo dipinto di blu, come un omaggio,
Con stelle e nuvole in dolce sinfonia.
L’obiettivo rivela questo spettacolo intimo,
Cattura l’anima di chi si perde qui,
Immerso in una bellezza senza limite,
Divento poeta con la mia macchina, sì.
Nel clic dell’otturatore, un sospiro di serenità,
L’anima si fonde con la natura in quell’istante,
Il cuore leggero, libero, senza gravità,
E nell’immagine c’è la mia essenza brillante.
La foto diventa racconto di un’anima in volo,
Che ha trovato conforto sotto il manto lunare,
E io, come un novello Apollo,
Ho colto l’incanto di quell’attimo singolare; perché anche nel semplice momento prima di salire su un’ auto, si possono cogliere momenti magici.
Nella tranquilla cittadina, ogni anno si svolgeva un festival culinario che attirava persone da ogni angolo del paese. Era una festa in cui la comunità si riuniva per condividere le proprie tradizioni gastronomiche.
Quel giorno, l’atmosfera era impregnata dell’aroma affascinante del cibo che si preparava. In mezzo alla piazza, un uomo misterioso si dedicava con passione a una pratica antica: la cottura su fiamme aperte.
Era un abile cuoco che proveniva da una famiglia di ristoratori di generazioni passate. Vestito con abiti che sembravano abbracciare l’essenza del fuoco, curava con maestria le fiamme, creando un’atmosfera accogliente e invitante.
Il cartello alla sua sinistra indicava: “Il Sapore della Tradizione”. Mentre mescolava gli ingredienti sulla padella posata sul fuoco, il suo sguardo era assorto, concentrato su ogni dettaglio della cottura.
Le sedie disposte attorno al fuoco invitavano i curiosi a partecipare a questa esperienza culinaria unica. Ben presto, la gente cominciò a riunirsi, incuriosita da quell’uomo determinato che trasformava semplici ingredienti in autentiche delizie.
Sullo sfondo, un altro edificio ospitava altri eventi del festival. Alcune persone si erano avvicinate, incuriosite dal profumo invitante che si diffondeva nell’aria.
Quell’uomo, nel suo mondo fatto di fiamme danzanti e sapori avvolgenti, non smetteva di sorridere. Ogni movimento, ogni gesto, era un omaggio alla sua eredità familiare e alla passione per l’arte culinaria che lo aveva sempre ispirato.
E così, quel giorno, la magia della tradizione si mescolò con la creatività di un cuoco appassionato, creando ricordi indelebili per tutti coloro che si avvicinarono al fuoco e assaporarono il suo cibo fatto con amore e dedizione.

VERONA 2023

Tutte le immagini presenti in questa pagina sono disponibili in forma totalmente gratuita.

All the images are available totally free.

 Attribuzione Condividi allo stesso modo  CC BY-SA

Tuttavia se ti va di sostenermi, puoi fare un visita al mio negozio on-line, dove potrai ordinare stampe, gadget, ingrandimenti e anche i files in alta risoluzione per ogni utilizzo, tutti gli articoli sono con consegna a domicilio.

If you want to support me, you can pay a visit to my online shop, where you can order prints, gadgets, enlargements and even high resolution files for each use, all items are home delivered.

  SHOP ON-LINE

Non dimenticare scarica tutte le immagini che desideri, ma se vuoi realizzare un poster con i tuoi scatti preferiti, visita il mio negozio Qui

Don’t forget download all the images you want, but if you want to make a poster with your favorite shots, visit my shop Here

 

Cherrylli

Nata a Parma nel 1992
Ha iniziato a cantare a 13 anni
Cantautrice e cantante
Sì è esibita in vari concerti in giro per la provincia
Ha scritto oltre 28 canzoni, per lo più in inglese.
Oggi esce con questa collaborazione con l’autore DICI (già affermato autore di testi, produttore esecutivo e autore dei testi della band Scala H) 

Se vuoi ascoltare la sua musica: Qui

Seguila sui suoi social: Qui

La notte

La notte è più bello, si vive meglio, per chi fino alle cinque non conosce sbadiglio.. Recitava cosi una vecchia canzone di Lorenzo Jovanotti (Gente della notte) e francamente sono pienamente d’accordo.

Tutte le immagini di questa sezione sono acquistabili in qualsiasi forma e dimensione (quadri, stampe e gadget) al seguente link: CLICK

Castello di Torrechiara


Lagastrello, Lago Paduli.
Lagastrello, Lago Paduli.
Venezia
Caltagirone
Venezia
Venezia
Venezia
Venezia
Venezia
Langhirano
Langhirano
Langhirano
Langhirano
Langhirano
Langhirano
Giarreto di Langhirano
Castello di Torrechiara (Langhirano PR)
Neviano degli Arduini

Una foto-Una canzone

La canzoncina che mi suona in testa al momento dello scatto, quella che lo scatto ispira o semplicemente quella che lo scatto mi ricorda.

Tiziano Ferro-Potremmo ritornare

Per ogni immagine: il testo della canzone e il link al video.

Ogni preghiera è una promessa a Dio
Che non ho mai dimenticato
La mia preghiera non raggiunse poi
O almeno ancora la strada che avrei sperato
Perdonare presuppone odiarti
E se dicessi che non so il perché dovrei mentirti
E tu lo sai che io con le bugie
Eh, mi manchi veramente troppo, troppo, troppo, ancoraHo passato tutto il giorno a ricordarti
Nella canzone che però non ascoltasti
Tanto lo so che con nessuno avrai più riso e pianto come con me
E lo so io, ma anche te
Quasi trent’anni per amarci proprio troppo
La vita senza avvisare poi ci piovve addosso
Ridigli in faccia al tempo quando passa, per favore
E ricordiamoglielo al mondo chi eravamo e che potremmo ritornarePasso la vita sperando mi capiscano
Amici e amori affini prima che finiscano e ancora
Sempre e solo una strada, la stessa
Scelgo sempre la più lunga, la più complessa
Quindi perché mi scanso invece di scontrarti?
E tu perché mi guardi se puoi reclamarmi?
Ricordi, ce lo insegnò il 2013
Io e te all’odio non sappiamo crederciHo passato tutto il giorno a ricordarti
Nella canzone che però non ascoltasti
Tanto lo so che con nessuno avrai più riso e pianto come con me
E lo so io, ma anche te
Quasi trent’anni per amarci proprio troppo
La vita senza avvisare poi ci piovve addosso
Ridigli in faccia al tempo quando passa, per favore
E ricordiamoglielo al mondo chi eravamo e che potremmo ritornareMusica più forte
Che sfidi la morte
Accarezza questa mia ferita
Che sfido la vitaHo passato tutto il giorno a ricordarti
Nella canzone che però non ascoltasti
Tanto lo so che con nessuno avrai più riso e pianto come con me
E lo so io, ma anche te
Quasi trent’anni per amarci proprio troppo
La vita senza avvisare poi ci piovve addosso
Diglielo in faccia, a voce alta, di ricordare
Quanto eravamo belli e di aspettare, perché potremmo ritornare

Testo di Potremmo ritornare © Sugarmusic Spa, Pandar Italia Srl

Compositori: Tiziano Ferro / Michael Tenisci

(Vai al video)

Fonte: Musixmatch

Elisa – Ogni Istante

È così
Scegliere
Che ci sia luce nel disordine
È un racconto oltre le pagineSpingersi al limite
Non pensare sia impossibile
Camminare sulle immagini
E sentirci un po’ più liberi
E se si può tremare e perdersi
È per cercare un’altra via nell’animaStrada che si illumina
La paura che si sgretola
Perché adesso sai la verità
Questa vita tu vuoi viverla
Vuoi viverlaÈ cosi, sorridere
A quello che non sai comprendere
Perché il mondo può anche illuderci
Che non siamo dei miracoli
E se ci sentiamo fragili
È per cercare un’altra via nell’animaStrada che si illumina
E la paura che si sgretola
Perché adesso sai la verità
Questa vita tu vuoi viverla
Vuoi viverlaE vivi sempre
Ogni istante
Vivi sempre, ogni istante, ogni istante
Vivi sempre ogni istante
Vivi sempre ogni istante
Vivi sempre ogni istante
Vivi sempre ogni istante
(Per trovare un’altra via) nell’animaStrada che si illumina
E la paura che si sgretola
Perché adesso sai la verità
Questa vita tu vuoi viverla
Ogni istante
Vivi sempre ogni istante
Vivi sempre ogni istante
Vivi sempre ogni istante
Vivi sempre

Fonte: Musixmatch

Compositori: Elisa Toffoli (Vai al video)

Ligabue – Lettera a G.

Se ti scrivo solo adesso un motivo ci sarà
Non è mica san Lorenzo
Non ci sono stelle matte
Su ‘sta piccola città
Non ci sono desideri da non dire come tempo fa
Il destino ha la sua puntualità
Hai lottato come un uomo con la brutta compagnia
Che non eri mica stanco
Che nessuno mai è pronto quando c’è da andare via
Hai pregato bestemmiando per la rabbia per tutta l’agonia
Per le scelte che stava facendo dio
Non ci sono più i petardi
E nemmeno il diario vitt
Le bambine occhiate in chiesa sono tutte quante sposeSono tutte via da qui
Non si affaccia più tua madre alla finestra a urlare “tòt a cà”
Non c’è neanche più la tua curiosità
Dove sono le ragazze che sceglievano fra noi
E dov’è la nave scuola che hai confuso con l’amore
E forse lo era più che mai
Non c’è più la pallavolo e i tuoi attrezzi non c’è più l’hi-fi
Non ci sono più tutti quanti i tuoi guai
Quando hai solo diciott’anni quante cose che non saiQuando hai solo diciott’anni forse invece sai già tutto
Non dovresti crescer mai
Se ti scrivo solo adesso è che sono io così
è che arrivo spesso tardi
Quando sono già ricordi che hanno preso casa qui
Non è vero ciò che ho detto: qua c’è tutto a dire che ci sei
Fai buon viaggio e poi poi riposa se puoi

Fonte: Musixmatch

Compositori: Luciano LigabueTesto di Lettera a G.

© Warner Chappell Music Italiana Srl, Fuoritempo Srl

(Vai al video)