Mese: Settembre 2019

Ho visto come vivono gli angeli, 2009

Avevo preparato un super mega articolo introduttivo, ma poi ho pensato: “Non servono tante parole”…..

Solo una piccola introduzione!

In memoria di: Alcea, il cane che ha salvato la vita di mio figlio.

Guarda il video, clicca quì

Sono passati già 12 anni, dall’inizio dell’avventura e 10 dal mio primissimo “lavoro serio “
Ho visto come vivono gli angeli è un’opera che ha segnato profondamente la mia vita sia fotografica che emotiva. 

Con l’introduzione di Matteo caccia (speaker radiofonico di successo) al quale va detto però che ho “rubato “ un pezzo di trasmissione radiofonica di quel periodo. Oggi dopo 10 anni, mi rendo conto che un video di 11 minuti è “fuori moda” a causa dei tempi sempre più frenetici che la vita ci impone ma …. io lo guarderei davvero!!!

Un fantastico messaggio iniziale, il racconto di una squadra fantastica e in fine una tragedia annunciata ( citazione da sangue e cemento).

L’intervista all’autore: quì

11 anni dopo il sisma, 9 anni dopo la mia visita alle zone colpite, trovo la forza di mettere mano alle foto dell’epoca. L’Aquila è morta? audiovisivo fotografico attualmente in lavorazione.

Ciao Alex,Lettera a Zanardi.

 

Ciao Alex, tu non sai chi sono ma se ti prendi cinque minuti per arrivare in fondo a questa lettera ti prometto che te lo dico chi sono.

Volevo dirti che ho letto quasi tutti i tuoi libri, e tra i tanti ho apprezzato molto l’ultimo, in particolare quel capitolo dove citi Cesare Cremonini…

ma scusami Alex non siamo qui per parlare di te!

A dire il vero io questa lettera non volevo nemmeno scriverla e se non fosse stato per Silvester, che mi ha chiesto ripetutamente di parlare delle emozioni che ho provato domenica, io non sarei qui a buttare giù questo testo!

Ma son sincero, io preferisco parlarti di ciò che quella domenica mi ha insegnato; perché Alex tu devi sapere che io fino a qualche tempo fa, volevo essere Batman, anche perché io e lui abbiamo molte cose in comune! 

Non ci credi? Te lo dimostro:

Sia io che lui abbiamo preso le nostre paure e invece di farle “vincere “ ne abbiamo fatto un punto di partenza per diventare invincibili (o quasi).

Come dici non ti basta?

Allora procedo:

anche io come lui, ho una bat caverna (ti metto le foto così mi credi) dalla quale ogni giorno, organizziamo la nostra vita per dare il massimo di noi stessi per i valori in cui crediamo,

anche io investo grossa parte dei miei averi in “gadget tecnologici “ che utilizzo quotidianamente nella lotta contro il “brutto “ di questa società moderna

e infine non ci crederai, ma circa due anni fa, ho addirittura acquistato una “bat mobile “ perché io ripeto, fino a qualche mese fa ci tenevo un sacco a essere Batman!

Ma poi ho capito una cosa, anzi come ti dicevo l’ho imparata proprio domenica:

Essere Batman, comporta, tra le altre, una grande controindicazione, ti espone, ti mette in vista e di conseguenza più sei Batman e più è facile che incontri uno/a degli innumerevoli Joker di cui il mondo, ahimè è pieno ed è per questo che le emozioni che ho provato domenica non le esterno,

ma stanne pur certo Alex, che sono emozioni forti e uniche.

Ecco, questo è quello che ho imparato domenica.. 

Ora ti lascio, ma non prima di mantenere la promessa iniziale, perché se sei arrivato fino a qui a leggere è giusto che io la mantenga, ti metto un’altra mia foto così se per caso ci dovessimo mai incontrare, magari anche tu mi riconosci, perché stanne certo, io se ti incontrassi ti riconoscerei:

In questa foto puoi vedere: Giovanni, Marika e Andry…. 

poi c’è anche “quell’altro “,

Ci sono io, come dici non mi vedi?

TranquilloAlex, ci sono sono quello che vuole essere Robin…

GRAZIE.

Nessuno vuole essere Robin, Cesare Cremonini