Ventitré anni, erano ventitré anni che non accadeva.
Non me lo ricordo nemmeno quando è stata l’ultima volta ricordo solo che ventitré anni sono passati di sicuro, ma questa sera è successo, sono andato a fare spesa da solo, ho preso il carrello ma senza usare la monetina perché io ho il portachiavi a forma di soldo, perché io sono razzista, o almeno così dicono, e il soldino alla fine della spesa mica lo voglio dare all’ extracomunitario di turno che mi aspetta nel parcheggio, l’ho preso e è stato anche divertente correre nella neve fresca appena caduta simulando le sbandate del Drifting, mica avrei potuto immaginare che di li a poco il mondo mi sarebbe crollato addosso.
Entro nel supermercato, accendo il telefono, apro Inote, si perché i tecnologici la lista della spesa la fanno col pc e poi la condividono e subito mi pervade una strana sensazione, non ci faccio caso e mi dirigo verso la corsia degli animali, perché la roba più pesante la devo mettere sotto, spingo a fatica il carrello con una mano mentre nell’ altra reggo il cellulare e di nuovo quella sensazione, arrivo a latticini, si perché la roba che si schiaccia la devo mettere sopra e mi cade l’occhio sulla corsia delle cianfrusaglie ed è li che si ripresenta quella sensazione ma stavolta capisco, capisco e sto male, mi manca, solitamente lei fa spesa, spinge il carrello con meno fatica, si perché lei non è tecnologica e la lista della spesa la usa di carta, anzi, a pensarci bene non l’ho mai vista con la lista della spesa, perché non sarà tecnologica ma quando c’è da curare la casa e la famiglia ha una memoria di ferro e una forza d’acciaio;
mentre lei fa la spesa io ho sempre il tempo di controllare tra le cianfrusaglie l’ultimo tipo di cacciavite, il nuovo set da ufficio (ne avrò presi 50 e non ho nemmeno un’ufficio) o magari qualche accroccrio che può tornarmi utile in fotografia, ma questa sera no, non posso, non ho tempo perché altrimenti nessuno spinge il carrello e non posso andare da nessuno a chiedere:
“hai finito? andiamo ?” e con la malinconia di un bambino a cui viene detto che è l’ultimo giro poi si va a casa e fino all’anno prossimo, alla prossima fiera del prosciutto non si torna a luna park lascio la corsia delle cianfrusaglie e mi dirigo verso quella della pasta, ed è li che ricevo il colpo di grazia, pensando ad alta voce esclamo:”solo gli spaghetti sono integrali non c’è altra pasta?” doveva essere un pensiero, ma il mio maledetto vizio di parlare tra me e me fa in modo che una signora mi senta….
Che dire era pure una bella signora, con forse solo dieci ani più di me, si gira mi sorride ed esclama:
“Gli spaghetti Barilla sono qui!”, chissà cosa ha capito del mio pensiero ad alta voce se la sua risposta è così fuori tema, ma poco importa, quella che per lei doveva essere una cortesia, a me è sembrata una catastrofe!
Mi sono detto:”Devo proprio sembrare un single disperato se ho bisogno di farmi dire dove sono gli spaghetti!” poi mi guardo la mano sinistra e noto che tra l’altro non porto la fede…
Rispondo alla signora con gentilezza un grazie che in realtà sa di amaro e per non urtare i suoi sentimenti, mi compro anche una scatola di spaghetti Barilla che non avevo di certo preventivato di comprare e intanto ancora amareggiato per non aver potuto “sguazzare” nelle cianfrusaglie, quella sensazione di tremenda solitudine mi pervade, spingo il carrello, arrivo alla cassa, mi manca e sto male.
Tocca a me, e questa volta sono da solo “contro” la cassiera, si perché di solito facciamo a gare se siamo più veloci noi riporre nel carrello la merce o la cassiera a passare la spesa, inutile dirlo, io non sono pratico, io sono da solo e questa volta la cassiera vince, ma il problema è che mi manca….
Erano ventitré anni che non andavo a fare spesa da solo e non mi sono mai sentito così vuoto, penso proprio che da oggi in poi a mia moglie il carrello lo spingo io e le chiederò di guardare tra le cianfrusaglie insieme a me.
Questa sera, il Drifting non mi basta anzi questa sera in un certo senso il Drifting “lo odio”, si perché il Drifting mi ha aperto il cuore, ma quando vai a fare spesa do solo, un cuore aperto sente più freddo.